Emilia Ilaria
Emilia Ilaria, soprannominata Ilaria per la sua allegria da bambina (in latino Aemilia Hilaria; 300 – 363), è stata un medico gallo-romana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Cecilio Agricio Arborio e Emilia Corinzia Maura, apparteneva a una nobile famiglia gallo-romana; visse nella casa natale con la madre e il fratello Emilio Magno Arborio e si occupò come una madre del nipote, il poeta Decimo Magno Ausonio, che scrisse di lei nella sua opera Parentalia.
Per avere completa libertà rinunciò a un eventuale coniuge e fu soprannominata virgo devota («vergine consacrata»). Venne indicata come ermafrodita e chiamata al maschile Ilario: pare che odiasse il sesso femminile[senza fonte].
Si dedicò completamente alla professione di medico, allora considerata appropriata solo agli uomini.[1][2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Elizabeth A. Sackler Center for Feminist Art: The Dinner Party: Heritage Floor: Aemilia di Brooklyn Museum.
- ^ This Female Man of God: Women and Spiritual Power in the Patristic Age, 350-450 AD,p 160.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gillian Cloke, This Female Man of God: Women and Spiritual Power in the Patristic Age, 350-450 AD, Routledge, 2003, p 160, ISBN 978-04-15094-70-2
- Ausonio, Aemilia Hilaria, matertera, virgo devota in Ausonii Burdigalensis Parentalia, p.CLXV.
- Joyce Harvey e Marilyn Ogilvie, The biographical dictionary of women in science: pioneering lives from ancient times to the mid-20th century, Taylor & Francis US, pp 11, ISBN 978-04-15920-38-4
- Philip Rousseau, A Companion to Late Antiquity,John Wiley & Sons, 2012, ISBN 978-11-18255-31-5